EVENTI CORRELATI 2010 - Pentedattilo Film Festival

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EVENTI CORRELATI 2010

IL FESTIVAL > EDIZIONE 2010

PROGETTO GIOVENTU' IN AZIONE
FESTIV'ART AMIENS - PENTEDATTILO FILM FESTIVAL

La partecipazione del Pentedattilo Film Festival insieme agli amici francesi del Festiv'Art al Programma Gioventù in Azione dell’Unione Europea è stata un’esperienza di condivisione creativa e conoscitiva di significativo spessore. Da Amiens a Londra a Pentedattilo lo scambio culturale tra giovani artisti di diverse nazionalità ci ha fatto riflettere sulla nozione di identità europea. Tutti noi siamo stati animati da un unico desiderio: stare insieme e confrontarci. Attraverso i nostri differenti percorsi, attraverso le nostre caratteristiche comuni, le nostre singolarità territoriali, insieme abbiamo contribuito alla realizzazione di uno stimolante obiettivo: valorizzare la creatività giovanile per lo sviluppo di un futuro sostenibile. Del resto un festival riesce a sopravvivere soltanto se riconosce nella mobilità internazionale il mezzo del proprio rinnovamento. Grazie agli amici francesi per averci scelti come partner di questa magnifica iniziativa.    


Emanuele Milasi
Direttore Artistico PFF


Europa… moneta unica, mercato comune, una semplicemente una nozione geografica ? No!
Per i 20 giovani italiani, francesi ed inglesi che hanno partecipato al progetto di scambio “Incontri creativi di giovani europei intorno all’arte”, promosso dall’associazione Les Radicaux Libres, l’Europa è molto più di questo. Europa è viaggio, incontri, scoperta dell’altro…
Grazie a questa avventura che si è svolta in Francia, in Italia e in Inghilterra, l’Europa è diventata uno spazio comune di creazione artistica.
Nonostante la barriera della lingua, la musica, la fotografia e il cinema sono stati il modo migliore di scambio e comprensione dell’altro ed hanno permesso di portare avanti una riflessione sulla cittadinanza europea, tenendo conto della diversità culturale di ogni partecipante.
Da non dimenticare: questo progetto ha permesso di rinnovare il partenariato con il Pentedattilo Film Festival!
E sì, l’Europa è anche questo!

Arnaud Broucke
direttore artistico Festiv'Art Amiens

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CONCERTO D'APERTURA
IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI
Pentedattilo racconta la solitudine dell’uomo contemporaneo che ha perso per strada i compagni di sempre: i luoghi, le piante, gli animali, l’ambiente, i colori, cioé la sua memoria, la sua storia e la sua identità collettiva. Pentedattilo rappresenta un simbolo dei “paesi abbandonati”, una ferita sanguinante, un luogo dell’anima dove la musica affonda la sua spada.
E' proprio in questo luogo noi musicisti del Parto delle Nuvole Pesanti abbiamo sentito pulsare la vita e ne abbiamo fatto il teatro privilegiato dei nostri ultimi lavori, dal progetto culturale “la Valigia d’identità”, al film “I colori dell’abbandono”, all’ultimo disco “magnagrecia” che contiene un brano strumentale dal signifcativo titolo di “Pentedattilo”, fino al videoclip del singolo “magnagrecia” girato tra le vie e case di questo affascinante e suggestivo borgo. Il Parto e Pentedattilo hanno in comune un segreto: la speranza di riuscire a trasformare le rovine in risorse per il futuro.

Salvatore De Siena
Parto delle Nuvole Pesanti

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IO HO UN DIVIETO: VIVERE COME PERSONA
DI ELISA PERINO
MOSTRA FOTOGRAFICA SUL CASO DELL'OCCUPAZIONE PACIFICA ALL'EX CLINICA SAN PAOLO DI TORINO

La città di Torino ospita dal 2008 una delle nove Commissioni territoriali nazionali la cui competenza è quella di vagliare ogni singola richiesta di Asilo politico o domanda di Protezione a cui ne consegue. Come spesso accade le soluzioni offerte dalle Istituzioni non bastano per garantire a tutti i Titolari di protezione presenti a Torino una sistemazione dignitosa. Alcuni non ricevono nulla, da qui la necessità di occupare lo stabile disabitato da una decina d’anni, per avere un tetto sotto il quale dormire.
La sera del 13 ottobre 2008 un centinato di rifugiati politici aiutati dal Comitato Autonomo occupano l’ exclinica San Paolo in Corso Peschiera. Gli occupanti sono tutti rifugiati politici e titolari di uno status umanitario, provengono da più zone dell’Africa, sono in prevalenza somali, ma anche eritrei, etiopi e sudanesi.

La Clinica è stata sgomberata l’11 settembre 2009. Chiusa con i sigilli e inaccessibile a chiunque. Grazie alla cooperazione non sempre pacifica tra Coordinamento e Istituzioni ad ogni singola persona è stata fornita una nuova soluzione abitativa.
Garantita la casa adesso si pensi al resto, a tutelare i diritti che la Legge prevede per ogni singolo. A Settembre 2010 l’Ex Caserma di Via Asti è vuota. Molti dei centocinquanta “inquilini” hanno ricevuto proposte abitative, molti hanno lasciato Torino per lavorare nelle regioni del sud nella raccolta della frutta. Diciannove ragazzi somali non hanno accettato nessuna proposta ed hanno occupato di nuovo. Attualmente vivono all’Ex centro sociale Velena e su di loro pende, ancora a distanza di un anno, un nuovo ordine di sgombero.
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WE WILL NEVER FORGET THIS
DI IVANA RUSSO
MOSTRA FOTOGRAFICA SUI FATTI DI ROSARNO

Immagini fotografiche che testimoniano le condizioni degli immigrati, che pur nella loro assenza fisica (erano già andati via quando ho realizzato il reportage) sono portatrici e rappresentazioni
di mondi, con la presenza dei loro oggetti e dei loro indumenti.
I paesaggi della piana, i campi di ulivo, dove la natura nella sua imponenza tanto da sovrastarci (non solo in senso metaforico) e così rigogliosa di vita sembrava tradire se stessa per diventare grembo e memoria di feroci aggressioni. Questi gli elementi che assieme all’intervista costituiscono la mostra video  fotografica ”We will never forget this”, Il cui titolo è relativo ad una frase scritta su un muro dai migranti prima di abbandonare l’insediamento dello Spartimento.



 
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