EVENTI CORRELATI 2009 - Pentedattilo Film Festival

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EVENTI CORRELATI 2009

IL FESTIVAL > EDIZIONE 2009

ALL HUMAN RIGHTS FOR ALL
30 corti, 30 autori, 30 diritti

Sguardi del cinema italiano sui diritti umani
Film collettivo no profit realizzato per il sessantenario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Progetto Coordinato da Roberto Torelli, Associazione Rinascimento
Produzione Esecutiva Gianfranco Piccioli per Settimaluna, Rai Cinema
Un film collettivo che ha avuto una delle sue tappe a Pentedattilo con il cortometraggio Articolo 23 di Vittorio De Seta prodotto da Ram Film, Magafilms, Officine Jonike Arti
I registi che hanno partecipato al progetto filmico
Carlo Lizzani, Giobbe Covatta e Franco Angeli, Giorgio Treves, Claudio Camarca, Emanuele Scaringi, Daniele Cini, Tekla Taidelli, Anne Riitta Ciccone, Fiorella Infascelli, Ivano De Matteo, Costanza Quatriglio, Marina Spada, Nello Correale, Moshen Melliti, Daniele Luchetti, Giovanni Veronesi, Matteo Cerami, Luciano Emmer, Giuseppe Ferrara, Antonietta De Lillo, Antonello Grimaldi, Wilma Labate, Vittorio De Seta, Saverio Di Biagio, Roberta Torre, Pasquale Scimeca, Liliana Ginanneschi, Fausto Paravidino, Antonio Lucifero, Citto Maselli.

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SPAESATA CITTÀ
Installazione a cura di Daniele Colistra
in collaborazione con Università Mediterranea di Reggio Calabria e Città del Sole Edizioni.
Un terremoto lungo cent’anni sembra avere scosso Reggio Calabria, dopo la devastazione del sisma del 1908. Una città “infranta”, piegata, sovvertita dal movimento tellurico, che reca su di sé le tracce infinite di una rovina che continua e alimenta se stessa: non più a causa di catastrofi naturali però, ma per lo scriteriato intervento umano. I luoghi dell’abbandono, dell’incuria, del sovvertimento delle regole sono immagini di una città divisa, confusa, in perenne stato conflittuale con se stessa. Una città spaesata, senza punti di riferimento e senza identità.
A distanza di cento anni dal terremoto del 1908, il lavoro di un gruppo di studenti della Facoltà di Architettura di Reggio Calabria, coordinati dal professore Daniele Colistra, ha raccolto una serie di istantanee del tessuto urbano reggino, nei luoghi dove più evidenti sono le tracce di una mano umana che ha lasciato frammenti e rovine, come e più del sisma. Gli scatti raccontano di un’eterna città cantiere, dove palazzi non finiti aggrediscono le colline e il mare, le vie-mulattiere sono spirali impazzite che si allargano e si allungano, espandendosi caoticamente, ferendo un paesaggio che si presenta estenuato e sconfitto.

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1908 ORE 5.20 TERREMOTO
Installazione video in collaborazione

con la compagnia teatrale Officine Jonike Arti
L’installazione nasce  dallo spettacolo 1908 ore 5.20 Terremoto tratto da Frammenti Tellurici di Domenico Loddo
regia Americo Melchionda con Maria Milasi, Kristina Mravcova, Americo Melchionda, Alessio Praticò

Un’installazione video per non dimenticare il terribile sisma che nel 1908 ha devastato le due città dello Stretto.

... Ottantasettemila persone lasciate in pasto alla vita avrebbero significato per ognuno di noi un altro presente. Tutti quegli uomini e quelle donne potevano intrecciare le loro vite a una serie di sentimenti ai quali invece sono stati negati. Sarebbero nate altre famiglie, altre amicizie, altri amori. Invece la storia ha fermato le loro esistenze in quell'alba disastrosa, sottraendoli per sempre ad ogni parvenza di domani.
Ecco perché bisogna consentire a queste altre parole. Ognuna servirà a sottrarre quelle vittime al loro anonimato di polvere. Dovrà attraversare questi cento lunghissimi anni per sintonizzarsi al meglio sulle frequenze di tutto quel disastro, che rese le due città dello Stretto una immensa maceria.
Il 1908 segna una distanza tra due ere, come un prima e un dopo Cristo. Al suo cospetto le città si sono sgretolate come due novelle Pompei, lasciando alla storia, di quel che erano, poco più del niente.






 
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