Rassegna in onore di Pierpaolo Pasolini
Il Pentedattilo Film Festival omaggia Pasolini con l’arte che più gli compete: il cortometraggio. E per fare questo proietta il corto capolavoro di Pierpaolo Pasolini: “Che cosa sono le nuvole?”, un corto di un giovane regista a lui dedicato e una intervista- viaggio inedita nei luoghi calabresi di Pierpaolo Pasolini fatto dal mai dimenticato critico cinematografico Virgilio Fantuzzi.
Che Cosa sono le nuvole
episodio di “Capriccio all’italiana”
20 minuti - 1968
regia di Pierpaolo Pasolini
Il corto è la storia di Otello rivisitata come una messa in scena per pupi, con Ciccio e Franco, Totò e Ninetto Davoli a interpretare i pupazzi- protagonisti. La narrazione si apre con la sua locandina realizzata sopra il quadro Las Meninas di Velazquez: prima ancora che il film cominci, Pasolini ci invita a entrare nella sua visione. Infatti come il famoso quadro la storia ha una doppia messa in scena: da una parte la tragedia rappresentata dai pupi-personaggi, dall’altra la prospettiva secondo la quale lo “spettatore” sarebbe solo osservatore falsamente privilegiato ma che in realtà non può vedere, né percepire i dialoghi e i caratteri dei pupi/attori, non può entrare nelle pieghe recondite, in quelle sfumature segrete e irrazionali del senso, non può calarsi nell’abisso della rappresentazione che si svolge. È come se Pasolini ci invitasse a guardare come si guarda Las Meninas, cioè trovando la “verità” dell’inganno: il bene nel male, la realtà nella finzione, le cose importanti nelle futili. Pasolini nell’opera ci propone continuamente doppi piani di lettura, a partire dall’idea del teatro nel cinema, dalla separazione elementare tra il mondo della finzione e il mondo reale, fino ad arrivare alla riflessione sui significati dell’esistenza umana e sui rapporti tra “apparire ed essere”, tra vita e morte. Sarà l’ultimo film di Totò che lui non riuscirà mai a vedere. Mentre Iago, il suo personaggio, muore guardando le nuvole che danno il titolo al film, ecco l’ultima battuta: “Ah, straziante meravigliosa bellezza del creato.” L’ultima battuta di un attore straordinario.
Pipinara 14 minuti – 2017
regia di Ludovico De Martino
Il Pentedattilo Film Festival è l’evento dei giovani e del cinema breve. Per questo per celebrare Pasolini abbiamo scelto anche un corto a lui dedicato da un regista giovanissimo, che era stato in finale nel 2018. Un regista che nel frattempo è cresciuto, trovando successo con il film “La belva” tanto da esser scelto poi per dirigere la serie “Skam Italia 3”. Pipinara racconta la storia di due giovani a Roma, in una frazione a picco sul mare, che dividono il loro tempo tra piccoli furti e partite di calcio. I loro crimini hanno la spensieratezza e l’esuberanza dei giochi d’;infanzia, fino a quando una proposta inaspettata porterà l’oscurità nelle loro vite, e nella storia d’Italia, con la morte di Pier Paolo Pasolini.
Intervista-viaggio inedita a Virgilio Fantuzzi
Il critico Virgilio Fantuzzi è stato tra i fondatori del Pentedattilo Film Festival. Andatosene troppo presto nel2019, il suo vuoto è difficile da colmare, non solo per noi ma per tutto l’ambiente cinematografico. Padre gesuita, storica voce della “Civiltà Cattolica”, era divenuto per tutti il critico e l’osservatore principe su tutto ciò che accadeva sul mondo che ruotava attorno al grande schermo, storica figura. Dal 1975 al 2007 aveva insegnato alla Gregoriana Analisi del linguaggio cinematografico; fu autore di importanti saggi come Pier Paolo Pasolini (1978), Cinema sacro e profano (1983), Il vero Fellini (1994), Paolo Benvenuti (2004) e non da ultimo quello recente, il suo “testamento spirituale” edito per Áncora (2018) Luce in sala. Ha sempre cercato il divino nel cinema, padre Virgilio, lo ha sempre cercato anche nel borgo di Pentedattilo. Pasolini nell’estate 1959 per la rivista “Successo”, percorre la costa italiana al volante di una Fiat Millecento per realizzare “La lunga strada di sabbia”, un ampio reportage sull’Italia tra cambiamento e tradizione, vacanza borghese e residui di un dopoguerra difficile. Arriva anche in Calabria e Virgilio Fantuzzi nel 2008 decide di ripercorrere quei luoghi raccontando il grande scrittore e regista. Un documento video inedito che racconta due grandi anime, quella del maestro Pierpaolo Pasolini e quella del nostro amico Virgilio Fantuzzi.